Sessualità

Like a Girl: perché dire “fai qualcosa come una ragazza” è un insulto?

C’è un video dal titolo “Like a Girl” che sta girando in rete: è davvero bello, fa una domanda molto semplice e vera- quando dire “fai qualcosa come una ragazza” diventa un insulto? Non ci credete? Date un’occhiata al video e vi renderete conto di quanto è vero. Ci sono stereotipi che ormai si sono radicati in modo indelebile nell’immaginario. Quando avete cominciato a pensare che “farlo come una ragazza” valesse meno?

Non fare la femminuccia

“Non fare la femminuccia” è un tema ricorrente nell’educazione soprattutto dei maschi. Col tempo, nell’adolescenza soprattutto, diventa ancora più eclatante. Essere le femmine, fare come le femmine, “ti comporti come una donnicciola” si riempiono di connotati negativi.

C’è l’aspettativa, col tempo, che le ragazze siano meno portate per alcune materie che per altre. Forse, come dice quest’altro bellissimo video, prima di dirle che è bella, dille che è brava.

Io dal mio punto di vista sto cercando di utilizzare coi miei figli la gamma di parole più equa possibile. Quando Emma faceva qualcosa di molto sbagliato mi capitava di darle dell’oca. Ma mi sono resa conto che non c’è l’equivalente al maschile, quindi sto cercando parole che posso usare per entrambi i generi sperando di ottenere lo stesso effetto: sciocca e sciocco – stupida e stupido.

Io, dal mio punto di vista, ho cominciato a pensare di essere inferiore ai maschi nel periodo dell’adolescenza, quando mi scherzavano perché avevo i capelli corti. “Sembri un maschio” è la cosa che mi sono sentita ripetere più spesso. A quello seguivano un “non ti fidanzerai mai” oppure “così non mi piaci”, “perché non cerchi di essere più femminile?”. A un certo punto ho smesso di tagliarli e li ho fatti crescere. Mi sono infilata i tacchi e ho cominciato a pensare che le donne certe cose non le dovessero fare. Ma grazie a dio è durata poco; il tempo di cominciare a lavorare in una grande agenzia di pubblicità milanese. Lì ho sperimentato tutta la discrepanza di trattamento tra uomini e donne, l’ingiustizia sul posto di lavoro e non solo. Ho cominciato a guardare con occhio critico la tv e tutto il mondo che ci circonda. Mi ha fatto strano l’altro giorno quando Vanessa Vidale mi ha detto “pensavo che tu fossi sempre stata femminista” “lo sono diventata col tempo” le ho detto. Ed è vero. È stato un percorso. E col tempo anche i capelli si sono accorciati man mano, di nuovo. Ora li porto cortissimi, rasati, e li trovo straordinariamente femminili. Molto miei. Lunghi non mi rappresenterebbero. E odio, odio quando qualcuno dice a mia figlia “sei proprio bella” e la giudica rispetto all’estetica. Si, è vero, è bella, oggettivamente bella, ma è anche brava. E spero che riesca a trovare la sua misura nel mondo, confrontandosi col talento, non con il genere delle persone.

Voi? Vi siete mai sentite dire “femminucce”? Avete pensato (o pensate) che le ragazze – o le donne- possano fare solo alcune cose rispetto ai ragazzi?

You Might Also Like

Rispondi