Siamo prossimi alla Festa della Repubblica e come ad ogni festività laica si pone il problema di come spiegherò a mia figlia cosa si festeggia. Per le ricorrenze religiose non ho questo problema perché Alice frequenta una Scuola dell’Infanzia parrocchiale e l’argomento è più che trattato dalle maestre. La prima volta è stato il 25 aprile, quando ho dovuto tirare in ballo la guerra e mio padre, che se la ricorda molto bene, per spiegare a mia figlia cosa ci fosse da festeggiare. Sono sicura che alla mia piccola non sfuggiranno le bandiere italiane appese fuori dalle finestre e quindi questa volta mi sono preparata.
Che cosa si festeggia il 2 giugno
Il 2 e 3 giugno 1946, 71 anni or sono, si svolse il referendum che propose agli italiani,dopo la seconda guerra mondiale, la scelta tra Monarchia e Repubblica. Questa consultazione, importantissima in primo luogo perché fu la prima cui vennero chiamate al voto anche le donne, si concluse con una vittoria risicata della Repubblica. Solo due milioni circa di voti decretarono l’esilio dei Savoia dopo 20 anni di fascismo, una guerra mondiale e una civile. L’esito del referendum, per niente scontato, è stato contestato e messo in dubbio da molte parti politiche, che sostennero l’ipotesi di brogli e manipolazioni, soprattutto in ragione delle molte schede bianche e nulle.
Che cosa spiegherò a mia figlia: c’era una volta un Re
Nel caso della Festa della Repubblica, più che per quella della Liberazione, le favole mi saranno d’aiuto. Spiegherò che prima c’era un re che decideva e comandava, le dirò che la possibilità di decidere e comandare, quando ci sono i Re e le Principesse, si tramanda di padre in figlio senza che le persone possano mandarli via. Dal 2 giugno del 1946 invece l’Italia tutta ha sancito come si sarebbero scelti i governanti, a qualunque livello.
Mi rendo conto che i Re, le Regine e le Principesse per una bimba di 5 anni potrebbero apparire molto più interessanti, però spero che Alice comprenderà i motivi per cui anche quest’anno c’è da festeggiare.