Bambini 4-12 anni, Politica e Diritti

Caccia a 500 geni nei licei lo Stato li finanzia

14686098_687101214797445_990176021_nQuesto è il titolo dell’articolo apparso sul quotidiano de La Repubblica il 01/10/16, e poi riportato in televisione, sia da Rainews che tal TG1, un titolo che ha fatto sperare tutti noi genitori di bambini e ragazzini gifted, plusdotati o APC, come volete chiamarli l’importante è che non li chiamiate più geni

Perché un genio è una persona che ha fatto una scoperta, delle ricerche, ha avuto un’intuizione a cui mai nessuno ha pensato e l’ha dimostrata con il duro lavoro, i nostri figli, sono bambini, ragazzini che devono ancora trovare la loro strada e che hanno tutto il sacrosanto diritto di vivere la vita come i loro coetanei, con le loro passioni, i loro interessi, con i loro amici e con la loro famiglia

Ma non meritano di diventare un fenomeno da baraccone solo perché le loro passioni sono la chimica, la fisica, l’astronomia oppure se a 8 anni sanno suonare meravigliosamente uno strumento senza troppe ore di lezione o sanno estrarre il dna da un frutto (non è difficile in internet ci sono le istruzioni).

Ma torniamo al titolo e all’articolo de La Repubblica, in questa paginetta si urla a gran voce che il Governo andrà a caccia di 500 studenti di quarta e quinta liceo o scuola superiore per adottarli, finanziarli con un assegno mensile e farli seguire da un tutor fino al compimento degli studi e oltre, compreso scuole di specializzazione e master all’estero.

Non vi nascondo che questa notizia tra noi genitori ha scatenato il finimondo, anche se non sapevamo a chi era stato dato il compito di individuare i famosi “500” e anche se gli ultimi anni del liceo sono un periodo troppo lontano per reclutare i ragazzi apc, ci siamo detti, prendiamo quello che c’è di buono, lo Stato inizia a vederci e a considerarci

Invece lo stesso giorno su un altro quotidiano Il Corriere della Sera appariva una notizia completamente diversa, parla di scovare giovani talentuosi e non plusdotati “ chiariscono dal ministero semplicemente dei super bravi” ( cito direttamente l’articolo) e dal MIUR dicono che per scovarli probabilmente ci sarà una prova nazionale, ma è ancora tutto da definire

E allora facciamo un po’ di chiarezza che forse e dico forse essendo una mamma di due ragazzini plusdotati ne so qualcosa di più del Governo e dei giornalisti

Punto primo dalle statistiche si considera che i ragazzi plusdotati sono tra il 2 e il 5 % della popolazione scolastica e dunque 500 sono pochini, stiamo parlando come minimo di alcune decine di migliaia, se prendiamo il considerazione la percentuale più bassa

Punto secondo, ALLA FINE DELLE SUPERIORI??? Ma che stiamo scherzando? anche la Dott.ssa Roncoroni, socia del MENSA, rappresentante italiana allo European Council for High Ability e presidentessa dell’AISTAP, una delle associazioni italiane che segue la plusdotazione, intervistata da La Repubblica, afferma che il periodo migliore, se di periodo migliore si può parlare, per valutare un ragazzino apc è la fine delle elementari e l’inizio delle medie altrimenti c’è il rischio di lasciare per strada dei talenti non valorizzati, e io aggiungo che molti genitori intervengono prima e la valutazione la fanno addirittura prima dell’entrata del proprio figlio alle elementari o nel corso di questo ciclo di studi.

Punto terzo ma sapete a chi rivolgervi per scovare un apc? Il Governo lo sa perché conosce la realtà italiana, e conosce le associazioni e allora mi chiedo perché piuttosto che affidarsi ad un test che lascia il tempo che trova e non individua affatto un plusdotato non si avvale di queste associazioni per fare un lavoro fatto bene? Come dice la Dott.ssa Roncoroni non ci si può improvvisare reclutatori, non necessariamente un ragazzino apc eccelle a scuola, molti apc considerano la scuola troppo nozionistica e noiosa, neanche il test del Q.I è un criterio valido sempre, alcuni ragazzi hanno passioni fuori dall’ambito scolastico, prendiamo gli appassionati di computer, molti tralasciano la scuola per dedicarsi a questa passione e allora se pensiamo che i plusdotati siamo quelli bravi i famosi 500 non saranno tutti apc come vogliono farci credere.

Perchè il Ministero della Pubblica Istruzione tiene nel suo cassetto una proposta di legge dell’associazione Step Net (associazione di genitori di bambini e ragazzi plusdotati) dall’ Ottobre 2014 e nulla si sta muovendo ancora e il Governo se ne esce con questa trovata? Noi non vogliamo un contentino vogliamo che i nostri figli non siano più invisibili

Punto quarto ma voi sapete di cosa state parlando? Ve lo dico io NO, pochissimi in Italia sanno cos’è un plusdotato e qui la colpa la do anche a noi genitori e mi ci metto in prima fila, davanti a tutti, per un genitore è difficile, io stessa ho provato a uscire allo scoperto con parenti e conoscenti e conosco personalmente gente che ci ha provato, tutti siamo stati subito etichettati come degli esaltati, che vogliono il figlio perfetto, che vedono il proprio figlio superiore agli altri, ma non è così, i nostri figli hanno dei bisogni diversi e noi vogliamo solo che non vengano emarginati dalla scuola e dalla società, ci chiudiamo in gruppi chiusi o segreti su fb per parlare liberamente tra di noi e non sentirci giudicati

Toglietevi dalla testa che i ragazzini plusdotati sono obbligati dai genitori a studiare fin dai primi anni, a vedere documentari al posto dei cartoni e a studiare fisica quantistica a 3 anni, no non siamo noi genitori sono loro che hanno queste passioni e noi rispondiamo solo alle loro domande, alcuni amano la chimica, la fisica, l’astronomia, i dinosauri, gli dei greci e romani, e potrei andare avanti ad elencarvi le passioni di questi bambini all’infinito, sono passioni da adulti che li fanno apparire diversi, li fanno sentire diversi, di cosa parlano con i coetanei ? non hanno passioni comuni e i compagni li trovano strani ma anche loro trovano strani i compagni perché hanno modi di relazione diversi, di norma si trovano meglio con ragazzini più grandi o con altri ragazzini come loro

Sono ragazzini e bambini che hanno bisogno di un programma differenziato a scuola, più veloce, alcuni entrano alla scuola primaria che sanno già leggere e scrivere e lo spiegate voi ad un bambino di 6 anni che per tutta la prima elementare deve fare le vocali e le consonanti?

Sono alunni che apprendono un concetto ad una velocità superiore ai compagni, basta che ascoltino una lezione e loro vogliono già passare alla successiva perché hanno fame di sapere, invece la scuola italiana ripete i concetti per innumerevoli volte, e per loro è tutto tempo perso, spesso vengono zittiti e i genitori richiamati perché il bambino deve seguire il programma, ma loro il programma lo hanno già inquadrato appena hanno avuto i libri in mano e stanno già guardando le ultime pagine ad ottobre, ma ad arrivare a giugno è lunga

Non voglio dare la colpa agli insegnanti perché non sono formati, alcuni insegnanti sono illuminati e capiscono di avere di fronte un bambino affamato e riescono a gestirlo facendo squadra con la famiglia e l’associazione che li segue, altri invece chiedono al bambino di adeguarsi, ma si dimenticano sempre che stiamo parlando di bambini e non di piccoli adulti. Lo Stato non ci vede e non vede i nostri ragazzi, non vede le associazioni che sono state più volte invitate ad interrogazioni parlamentari ma che molto probabilmente non sono così interessanti e in mezzo come sempre ci sono dei bambini e dei ragazzini che hanno bisogno di essere riconosciuti e che invece a tutt’oggi restano invisibili.

 

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