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Obesità infantile, cause e consigli per le famiglie

obesità infantile

Tutte noi abbiamo a cuore la salute dei nostri figli ma spesso per praticità, per pigrizia o semplicemente per renderli più felici concediamo loro un regime alimentare sbagliato. E allora sempre più si vedono in giro bambini con qualche chilo di troppo, ma…quando bisogna preoccuparsi veramente e che cosa si può fare?

Per rispondere a queste e altre domande abbiamo deciso di incontrare un pediatra specializzato in questo tipo di problemi che ci aiutasse a capire qualcosa in più dell’obesità infantile.

Il dott. Daniele Tessaris, Endocrinologo e Diabetologo Pediatra ci ha gentilmente accolto nel suo studio di Torino e insieme abbiamo affrontato il tema.

Quando un bambino può essere definito obeso

Come per gli adulti il valore da prendere in considerazione è quello del BMI (Indice di massa corporea) calcolato come rapporto tra il peso (in kg.) e il quadrato dell’altezza (in m.), tale indice però va rapportato ai valori percentili. La Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia pediatrica ha elaborato le curve di statura, peso e BMI.

Un bimbo in sovrappeso ha un valore di BMI>75° percentile, uno obeso un BMI>95° percentile.

Quale fascia di età è più a rischio

I bambini della scuola primaria sono nella fascia di età ritenuta più pericolosa anche se si è trovato che il problema può avere radici durante lo svezzamento e che un elevato apporto di proteine in bimbi molto piccoli può mettere le basi per il sovrappeso, attraverso il numero di cellule adipose.

Non sempre l’obesità è causata da un disordine alimentare, possono esserci casi in cui la causa è di altra natura, sarà il medico, dopo la visita e con opportune analisi, a determinare quale tipologia ha di fronte.

Quali sono le conseguenze dell’obesità

Già in età adolescenziale possono apparire complicanze di vario tipo tra le quali: problemi respiratori, ortopedici da carico, diabete mellito, ipertensione, alterazioni mestruali per le ragazze.

Come aiutare le famiglie

In età pediatrica è fondamentale un consulto con il proprio pediatra ed in particolare con l’Endocrinologo Pediatra per poter capire insieme se l’obesità è causata da un aumentato introito alimentare o se, come accade nel 10-20% dei casi, si ha una causa specifica (endocrina, genetica ecc.)

In caso di disordine alimentare, tutto il nucleo familiare deve apportare dei cambiamenti del proprio stile di vita, con obiettivi condivisi da genitori e figli. Molto utili sono le tecniche cognitivo comportamentali come ad esempio il Diario alimentare, che aiuta la consapevolezza degli ‘sgarri alimentari’, grandi e piccoli.

Consigli utili per prevenire l’obesità

Nei primi 2 anni di vita

Allattare al seno fino ai 6 mesi (se possibile) e non introdurre prima dei 4 mesi alimenti solidi e liquidi diversi dal latte.

Età scolare (6-10 anni) e adolescenti

  • Limitare i pasti consumati nei fast food, evitare bevande zuccherate, sport drinks, succhi di frutta con zuccheri aggiunti.
  • Per gli adolescenti, no a bevande alcoliche e energy drink.
  • Ridurre a meno di 2 ore al giorno il tempo trascorso davanti ad uno schermo (TV, videogiochi, cellulari..)
  • Rispettare una corretta igiene del sonno.

Per tutta la vita

  • Seguire una dieta mediterranea con almeno 5 porzioni giornaliere tra frutta, verdura e ortaggi.
  • Dedicare almeno 60 minuti al giorno ad una attività fisica moderata/intensa.

In conclusione

Educhiamo i nostri bimbi a prestare attenzione alla propria salute perché purtroppo in Italia la percentuale di bambini e adolescenti obesi è triplicata nel 2016 rispetto al 1975: per tale motivo il contrasto al sovrappeso e all’obesità infantile è tra gli obiettivi prioritari nell’agenda sanitaria nei prossimi anni in Italia della Società Italiana di Pediatria e della Società Italiana di Endocrinologia Pediatrica.

 

Dr. Daniele Tessaris

http://www.pediatra-tessaris.com

Pediatra di Libera Scelta
Dottorato di Ricerca in Pediatria Sperimentale, Università di Torino – SSD Endocrinologia
Pediatrica, Ospedale Infantile Regina Margherita.

 

 

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