Nel precedente articolo abbiamo definito i concetti di attaccamento e figure di attaccamento, o caregiver, e il perché questi due concetti sono così importanti per lo sviluppo del bambino prima e dell’adulto poi.
Secondo Bowlby, il maggior esponente della teoria dell’attaccamento, il modo in cui la mamma, la primaria figura di attaccamento del bambino, risponde al proprio piccolo in un momento/situazione stressante, servirà al bambino stesso per crearsi delle aspettative future sulla possibilità di ottenere aiuto dal proprio caregiver, dagli altri, e più in generale nel confronti delle persone e del mondo.
Le aspettative, se confermate più volte, divengono convinzioni sulle quali verranno costruite, da parte del bambino, le relazioni affettive future durante l’infanzia, l’adolescenza e la vita adulta, e che moduleranno, in modo inconsapevole, i comportamenti specifici a livello sociale.
Secondo la teoria dell’attaccamento, gli stili che si possono evidenziare sono principalmente tre. Vediamoli insieme.
Attaccamento sicuro
Il bambino crede nella disponibilità e presenza della propria mamma sentendosi così libero di esplorare il mondo. La madre è responsiva ai bisogni del piccolo, sempre disponibile a dargli aiuto quando lui lo chiede, senza privarlo della possibilità di allontanarsi da lei per esplorare gli ambienti circostanti. Il piccolo sente di avere una mamma accogliente nel momento in cui tornerà da lei, e tranquilla quando lui deciderà di allontanarsi; nel momento di ricongiungimento infatti, dopo una separazione dalla mamma, il bambino sicuro le corre incontro, la cerca, si avvicina, e si fa coccolare qualora si trovasse in una situazione di disagio emotivo.
L’adulto con questo stile è fiducioso nei confronti delle persone, non teme di essere lasciato o abbandonato e ha una visione di sè e degli altri positiva. È in grado di chiedere aiuto e di accettarlo da parte altrui, possiede capacità di reggere distacchi prolungati da figure di riferimento, ha fiducia nelle proprie e altrui capacità.
Attaccamento evitante
Il bambino con questo tipo di attaccamento, solitamente, nel momento di ricongiungimento con la mamma, dopo un periodo di allontanamento da lei, non manifesta in modo aperto rabbia o protesta ma al contrario appare piuttosto distaccato è indifferente. Tale atteggiamento si riscontra in bambini con mamme poco disponibili a un contatto emotivo, e poco inclini al contatto fisico, per esempio quando il piccolo ha paura o sta male; queste mamme sono particolarmente attente a rendere il figlio autonomo e indipendente.
La risposta del bambino, al comportamento della mamma, è quella di non chiedere aiuto e non mostrare di avere bisogno nonostante in realtà ne abbia, per paura della delusione e di un possibile rifiuto.
L’adulto evitante non si percepisce come degno di amore e il suo comportamento sarà governato dalla paura di un rifiuto. Si mostra indipendente e incline ai dettagli, vivo da un punto di vista intellettuale ma affettivamente danneggiato, tende ad evitare l’intimità nelle relazioni a causa della convinzione di essere abbandonato ed è incapace di chiedere aiuto.
Attaccamento ansioso ambivalente
Il bambino che sviluppa tale stile di attaccamento ha avuto una mamma disponibile ed accogliente in modo intermittente e discontinuo, che si allontana da lui per lunghi periodi o che lo minaccia di lasciarlo solo. La madre mostra un atteggiamento iperprotettivo, ipercontrollante e ansiogeno, non lasciando al bambino lo spazio per allontanarsi da lei ed esplorare il mondo con sicurezza e libertà. Si alternano momenti di accudimento eccessivo e di indifferenza nei confronti dei bisogni del figlio.
Il piccolo può avere atteggiamenti ansiosi nel momento della separazione dalla mamme e poi faticare a farsi rassicurare al ritorno, può piangere in modo inconsolabile per lungo tempo. L’adulto con questo stile è generalmente insicuro nell’esplorazione del mondo, sopporta con fatica distacchi prolungati dalla persona amata, non si vive come degno di amore, soffre di ansia di abbandono. Non crede nelle proprie capacità mettendo così in atto comportamenti di dipendenza dagli, inoltre ha la tendenza a manifestare i propri bisogni e le proprie debolezze in modo eccessivo per ottenere così maggiore amore attenzione e accudimento.
Il modo in cui ognuno di noi è cresciuto è importante innanzi tutto per sé e per la propria qualità di vita, inoltre può essere determinante per lo sviluppo e la crescita del proprio figlio. Il modello di attaccamento di un genitore, inevitabilmente avrà dei riflessi sulla propria modalità di relazionarsi, a sua volta, come mamma o papà, determinando così lo stile di attaccamento del proprio bambino.