Sessualità

Nonna, la mamma ha il ciclo!

Togliamo di mezzo ogni dubbio: il ciclo mestruale non è una cosa di cui vergognarsi e avere il ciclo è una condizione normalissima per ogni donna. Eppure quando si parla di ciclo c’è sempre un certo fastidio ad affrontare la questione. Peggio se a tirare fuori l’argomento sono i bambini. A casa mia i miei figli partecipano con normalità alla realtà delle mie mestruazioni.

La mamma perde sangue da lì, perché?

Lo so, vi state domandando: “ma questa non chiude il bagno?” mi piacerebbe, ma abbiamo tolto le chiavi per evitare che i piccoli si possano segregare nelle stanze, compreso il bagno. Questo però fa si che la privacy del bagno non venga sempre rispettata e ogni tanto mi trovo i miei piccoli a gironzolarmi attorno incuriositi e tra una cosa e l’altra vedono anche quando ho il ciclo.

Ho deciso di non farne un segreto, ma la dimostrazione che non c’è niente di strano o di anormale. Non è un evento che debilita, che deve creare imbarazzo o che deve dare la sensazione di essere sconveniente: ho deciso di vivere il periodo del ciclo senza nascondermi, e se sono abituati a vedermi quando faccio la doccia o quando me ne sto beatamente assisa sul water, vadano avanti a farlo anche quando ho le perdite di sangue.

La grande soprattutto ha cominciato a chiedermi perché succede. Ho cominciato con le spiegazioni semplici, trasmettendo più serenità possibile.

E ci sono riuscita così bene che l’altro giorno è andata tutta orgogliosa dalla nonna a dirle trionfale “lo sai che la mamma sta perdendo il sangue da lì?”. Ha capito che non è niente di doloroso ma è un evento che si ripresenta ciclicamente, puntuale, senza scompigliare troppo la mia vita. E neanche la loro.

Sanno che mamma si mette “i pannolini più piccoli dei loro” per non sporcarsi e che questa strana cosa dopo qualche giorno finisce.

Tutto qui.

I più scandalizzati ovviamente sono i nonni che fanno parte della vecchia cultura del silenzio, dove nulla si vede o si dice, dove il ciclo è qualcosa di colpevole e peccaminoso e guai a parlarne.

Spero che questo serva a dare serenità ai miei piccoli: spero che mia figlia, quando arriverà il momento, potrà viversi il ciclo mestruale come un momento di evoluzione e crescita del suo corpo, non come un trauma da nascondere come invece fu per me; e spero che mio figlio capisca che è qualcosa di normale, non un qualcosa per cui considerare noi donne sporche, meno attraenti o intoccabili, – o peggio- l’occasione per darci delle isteriche gratuitamente-semplicemente vorrei che capissero che è una momento che merita rispetto e non derisione.

Voi come vi state regolando con la questione ciclo? Lo spiegate, lo state in qualche modo “condividendo” coi vostri figli? O aspettate che siano grandi per spiegarlo?

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