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La giornata mondiale contro lo sfruttamento minorile

sfruttamento minorile

Il 12 giugno è stata la Giornata Mondiale contro lo sfruttamento minorile. Quello del diritto all’infanzia negato per milioni di bambini è un problema di fronte cui il mondo occidentale non può chiudere gli occhi.

Se, infatti, è vero che il fenomeno non riguarda i nostri bambini figli del benessere è anche vero che molte delle merci coltivate e prodotte impiegando manodopera di minori noi le acquistiamo ed entrano nelle nostre case.

Giustissimo quindi ricordare le dimensioni del fenomeno, grazie ad Act!onAid che aiuta a comprenderlo meglio attraverso l’infografica presente in questa pagina. I numeri sono davvero impressionanti: sono 168 milioni i bambini sfruttati nel mondo.

Cosa vuol dire sfruttati? Significa che a questi piccoli non vengono riconosciuti i diritti all’infazia dalla Convenzione internazionale: in particolare la protezione dallo sfruttamento economico e dallo svolgimento di attività rischiose dal punto di vista fisico o che ne inficino lo sviluppo mentale, spirituale, sociale.

I bambini devono giocare e studiare, a qualunque latitudine, questo è l’unico modo, se ci pensate, perché possano migliorare le loro condizioni di vita e la situazione del loro paese.

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Che cosa si può fare per impedire lo sfruttamento dell’infanzia?

Cambiare le leggi della globalizzazione economica di punto in bianco non è possibile, certo l’accortezza nel verificare la provenienza di ciò che si compra è una buona prassi.

Cambiare invece la sorte di un singolo bambino è possibile: è sufficiente andare all’interno della sezione riguardante la lotta allo sfruttamento minorile e verificare la possibilità di adottare a distanza un minore bisognoso di sostegno economico.

Attraverso questo gesto veramente piccolo un bimbo di quei 168 milioni non verrà sfruttato, vi pare poco? Invece è tantissimo, cambierete la sua vita e quella della sua famiglia, che grazie al vostro intervento potrà garantirgli un’infanzia vera.

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