FAMIGLIA, Salute infantile

Il raffreddore dei bambini: come curarlo

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Anche se questo è un inverno mite, di nasini colanti se ne vedono in giro parecchi. Il raffreddore colpisce al primo sbalzo di temperatura e quelli purtroppo sono in agguato anche ad agosto.

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Il raffreddore va curato molto bene in quanto, se “lasciato correre”, può peggiorare portando bronchiti o anche focolai polmonari.

Non che si debba andare in panico per un semplice naso chiuso, ma nemmeno trascurarlo pensando che “tanto passa”. Soprattutto fino a che i bambini non imparano a soffiarsi bene il naso, è fondamentale aiutarli a liberarsi del muco in eccesso.

Partiamo con la cura del raffreddore nei neonati e con uno dei gesti fondamentali che un genitore è portato a compiere: i lavaggi nasali con soluzione fisiologica. Si possono usare fialette monodose, spray di acqua termale o anche una siringa (senza ago!!!) con cui spruzzare la soluzione prelevata da una grossa fiala (quelle da ospedale per intenderci).

L’importante è “sparare” il liquido con energia, e l’ideale è che il tutto entri facendolo entrare da una narice e uscire dall’altra. I bimbi vi odieranno un po’ ma è il metodo migliore.

Un altro strumento utile (e vagamente disgustoso da usare) è l’aspiratore nasale, cioè un tubicino con un cono da inserire nel nasino da una parte e un beccuccio tramite il quale aspirare meccanicamente il muco che si fermerà nella protuberanza iniziale (giuro che non vi arriverà in bocca) dall’altra.

Importantissimo, e valido ad ogni età, è anche tenere in casa la giusta umidità, in particolare la notte così da evitare la formazione di croste di muco secco nel nasino che si chiuderebbe ancora di più. Inoltre restando fluido il muco esce meglio.

Purtroppo il riscaldamento delle nostre case, in particolare quello a pavimento, asciuga molto l’aria. Le soluzioni sono semplici: umidificare l’ambiente con vaschette per l’acqua da utilizzare sui termosifoni o con un umidificatore elettrico. Ideali da aggiungere all’acqua sono l’olio essenziale di timo, di tea tree o l’olio 31.

Se avete a disposizione una crema al timo provate a spalmarla sul petto del bambino (a differenza dei prodotti con mentolo ed eucaliptolo, il timo non crea problemi nemmeno nei bimbi piccoli) e sulla pianta dei piedi. Vedrete un miglioramento già nel giorno successivo.

Spesso si pensa che latte e miele siano un classico adatto a tutti, ma non è così: sotto all’anno il miele può risultare dannoso per via di alcune spore che risultano tossiche per i neonati.

Anche l’aerosol è molto utile, ma a patto di non aggiungere farmaci e nemmeno oli essenziali. Solo il pediatra può darci consigli in merito. Anche perché la sola soluzione fisiologica darà già ottimi risultati.

L’olio gomenolato è un altro sistema efficace contro il raffreddore anche se meno conosciuto: bastano poche gocce sotto le narici perché il bambino respiri subito meglio. Nonostante profumi lievemente di eucalipto è solo una soluzione oleosa di olio di niaouli o melaleuca. L’argento proteinato svolge una funzione simile anche se con un profumo meno gradevole.

Infine la prima difesa nonché il primo attacco contro il raffreddore è sempre il soffiarsi bene il naso.  Prima insegneremo questo semplice gesto ai nostri bambini più facile sarà contrastare la noia delle cure.

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