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Disostruzione pediatrica: una manovra per la vita

Quando qualcosa può andare di traverso?

Oltre il 70% degli episodi di soffocamento infantile riguarda bambini compresi tra i 12 e i 36 mesi. Non è un caso che sia proprio questa la fascia d’età, infatti questo periodo corrisponde al momento in cui i bambini iniziano ad esplorare il mondo e lo fanno portando alla bocca qualsiasi cosa.

Altra discorso è l’ostruzione delle vie respiratorie a causa d’inalazione di un corpo estraneo, in cui spesso è cibo molto piccolo, come frutta secca, piccoli acini d’uva, pezzettini di mela o addirittura pasta sino ad arrivare ad oggetti più grossi per i bambini più grandicelli, come parti di giocattoli, tappi di penne o monetine.
Per non dover arrivare a praticare la manovra di disostruzione pediatrica, la prima misura da adottare è una corretta prevenzione, quindi ridurre al minimo la possibilità che i bambini possano ingerire qualcosa che possa andare loro di traverso o inalare oggetti che potrebbero ostruire le vie respiratorie.

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Quando effettuare le manovre di disostruzione pediatrica

Il primo segnale che ci aiuta a riconoscere quando qualcosa sta ostruendo le vie respiratorie di un bambino è il classico gesto atavico in cui si portano le mani alla gola. Se le vie aeree sono parzialmente ostruite il bambino dovrebbe piangere e riuscire a tossire, per questo è importante incitare sempre a fare dei colpi di tosse: questi aiutano, grazie ai sobbalzi che provocano, la liberazione delle vie respiratorio in modo automatico.
Diversamente invece, quando l’ostruzione è totale il bambino non riesce né a piangere né a tossire. È qui che bisogna intervenire tempestivamente.

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