Salute infantile

Lo svezzamento del neonato

svezzamento-bambino

svezzamento-bambinoLo svezzamento del bambino è un passaggio importante ma a volte difficoltoso dello sviluppo infantile e può mettere a dura prova i nervi dei genitori.

Svezzamento: capricci o vere difficoltà?

Per prima cosa cerchiamo di capire che per nostro figlio è un cambiamento molto forte e complesso per diversi motivi:

  • passare da una consistenza dei cibi liquida a una semisolida e poi solida
  • sperimentare nuovi sapori e in particolare sapori non dolci
  • per i bambini allattati al seno staccarsi dal contatto 1 a 1 con la madre fatto non solo di gusto ma anche di tatto e olfatto
  • imparare a maneggiare il cucchiaio e la forchetta.

Quando vi sembrerà che i loro rifiuti siano solo capricci pensate a voi stessi e chiedetevi quanto è difficile per voi usare le bacchette al ristorante giapponese, provare cibi nuovi che magari hanno un aspetto per voi strano e incomprensibile, mangiare solo cibi ridotti a purea se avete dei problemi ai denti.

Vedrete che la prospettiva cambierà e capirete come stiamo chiedendo a nostro figlio uno sforzo molto più grande di quanto abbiamo pensato all’inizio.

Non vi nascondo che tanta saggezza è venuta meno quando ho dovuto fare lo svezzamento di mia figlia. E io sono andata (per l’ennesima volta) in crisi. Anche perché nessuno mi ha mai detto che il suo rifiuto era normale, che non mi dovevo fare pare ma continuare a proporre i cibi con serenità o qualche altro concetto di buon senso.

Le frasi erano “Facciamo le analisi per vedere se ha qualcosa” (la pediatra quando finalmente si è degnata di ascoltarmi…va beh…non posso che dire che tanto quanto è un ottimo clinico tanto a livello di sostegno alle madri lascia a desiderare…), “L’hai viziata allattandola a richiesta per tanto tempo”, “Le fai troppa roba e si spaventa”, “Hai iniziato troppo tardi lo svezzamento” (a 6 mesi come da indicazioni dell’OMS) e altre care cosucce del genere.

A un certo punto mi sono stancata e ho deciso con mio marito di andare a sentire un secondo parere visto che dal punto di vista clinico le cose erano (ovviamente!) a posto.

La svolta nel nostro svezzamento

Il pediatra che abbiamo interpellato si è fatto raccontare come si erano svolti i nostri pasti fino ad allora e quando gli abbiamo detto che Ida stava sul seggiolone accanto a noi e prima ancora sulla sdraietta dove potesse vederci…la soluzione è stata semplice! “Vi ha sempre visti a tavola e si è abituata agli odori dei vostri cibi. Fatela sedere con voi e fatele assaggiare le vostre cose” ci ha detto il medico. “Basta che non introduciate troppe cose troppo in fretta.”.

Ci ha quindi dato la tabella di inserimento degli alimenti che usava per gli svezzamenti “classici” in modo che potessimo adattare le ricette per i nostri pasti e ci ha lasciati andare con l’assicurazione che i bei sei denti di Ida erano sufficienti anche per sgranocchiare il pane a cui puntava ad ogni pasto.

Indicativamente il ritmo è di una verdura a settimana e di un tipo di carne ogni dieci giorni. Crostacei, frutta secca e cioccolato dopo i diciotto mesi e latte intero fresco dopo i nove con diluizioni in calare (ma ora anche per il latte vaccino i pediatri consigliano di aspettare dopo l’anno).

Per avere indicazioni precise chiedete al vostro pediatra (le tabelle possono differire lievemente da medico a medico sulla base della loro esperienza e formazione), noi vi forniremo un esempio prossimamente con alcuni consigli di tipo sanitario più specifici.

Non vi lascio ulteriore suspance: il seggiolone enorme è stato riconsegnato a mia sorella che ce lo aveva prestato e abbiamo usato da allora quello da viaggio attaccato al tavolo. Ida si è allegramente svezzata a pane, olio, polpette e tortini di verdura. Ancora oggi odia il riso (unica crema di cui mangiava schifata qualche cucchiaino) e adora il pane e derivati sotto ogni aspetto e forma.

Quindi il mio consiglio in materia di svezzamento è di non farvi prendere dall’ansia, avere pazienza, rispettare i tempi di vostro figlio (una nostra splendida amica, Alessandra, ha fatto della pazienza e dell’ascolto del bambino nello svezzamento un’arte e ha raccolto i frutti di due bambini che mangiano praticamente di tutto!) e se proprio non ne vuole sapere…allungargli una polpetta :-D

E i vostri bambini come hanno preso (o come stanno prendendo) lo svezzamento?

 

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