Con oggi siamo ufficialmente in autunno, l’estate è oramai, per i più, un lontano ricordo, la fine dell’esperienza mare o montagna ma l’inizio di nuove avventure, come l’andare in piscina con i bambini.
Sin da che la Grande era ancora in pancia, con mio marito abbiamo deciso che tutti i momenti in cui era prevista l’acqua, come il bagnetto o l’attività in piscina sarebbero stati momenti tutti papà/figlia e successivamente, con l’arrivo del Piccolo papà/figlio.
Questo non solo perché non sono una grande amante dell’acqua in quanto pessima nuotatrice, ma anche e soprattutto perché alla nascita i piccoli sono mamma dipendenti di default, volente o nolente li abbiamo attaccati a noi per molti mesi e per molti mesi siamo il loro punto di partenza e di arrivo. Così per aiutare la creazione del legame figlio – papà, abbiamo deciso che i momenti bagnetto e piscina sarebbero stati una cosa tutta loro; sì perché la condivisione dell’esperienza “primi approccio con l’acqua” crea un forte legame che porta il piccino a sentirsi protetto, guidato e sostenuto, rafforzando così il legame con l’adulto, in questo caso con il papà, non innato come quello verso mamma.
Intanto, secondo me, non chiunque può fare l’accompagnatore in acqua del bambino, infatti bisogna avere una buona dose di incoscienza (nel senso buono del termine) ovvero essere privi di ansia nel far fare le cose al bambino, come magari immergerlo completamente sott’acqua, eh sì anche con la testa, e magari lasciarlo andare per qualche istante permettendogli di fare del movimento, che nei primi mesi di vita è sempre molto limitato.
Insomma il nostro entusiasmo è fondamentale perché ottimo elemento di contagio per i piccini, cercando sempre il giusto equilibrio con i tempi del bambino.
Anche il Ministero della Salute si è mosso a sostegno dell’importanza di una corretta confidenza con l’acqua sin dai primi mesi di vista, con una campagna dedicata realizzando anche un sito ad hoc che vi consiglio di visitare qui
In piscina piccole regole di acquaticità neonatale per genitori e bambini
1. Creare gradualmente il primo approccio in vasca
2. Evitare di essere iper-protettivi
3. Parlare raccontando cosa farete insieme passo dopo passo: li tranquillizzerà
4. Il nostro entusiasmo è un ottimo elemento di contagio
5. Rispettiamo i tempi del bambino
6. Proporre in modo graduale piccole nuove sfide
7. Fare sempre tutto sotto forma di gioco
8. Essere rispettosi delle regole di balneazione della piscina che frequentiamo
9. Non siate dipendenti dei braccioli
10.Il buonsenso è sempre la cosa migliore
