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Come sopravvivere a una domenica di pioggia sole con i bambini

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Oggi ospitiamo un guest post di Marina del blog Se Avessi Tempo, che ci porterà nel mondo dei genitori “single a tempo” perché con un compagno o una compagna spesso lontani per lavoro. Marina ci racconta come affrontare uno dei momenti più pesanti di questa routine: la domenica di pioggia da sole con i bambini.

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Prima o poi capita anche a quelle con i mariti/compagni/quel che l’è più presenti del mondo. Figuratevi a chi invece già lotta ogni giorno con orari improbabili, compresenze risicate, turni saltellanti.

Parlo di lei, colei che tutte temiamo e aborriamo, colei contro cui facciamo scongiuri consultando compulsivamente i siti meteo.

La Domenica di Pioggia Da Sole coi Bambini.

Che viene lo sconforto solo a pensarci.

E siccome io sono un’ habitué di questa disgraziata modalità genitoriale, mi pregio di passarvi preziose perle di saggezza, che una volta su tre magari funzionano anche. Forse. Vabbeh.

1. Tenete le aspettative basse. La Domenica di Pioggia non è il giorno in cui avrete la meglio sulla montagna di roba da stirare mentre i pargoli giocano placidamente con il lego in cameretta, riordinando financo i micro pezzettini onde non ne abbiano a risentire i piedi scalzi materni. O forse sì, ma ecco, non fateci conto. L’obiettivo della giornata è arrivare a sera, se riuscite a combinare qualcosa nel mezzo tanto meglio.

2. Cercate di arrivare un minimo preparate. Trovate un’attività piovosa da fare, ci sono mille siti che ne propongono ed è un’ottima scusa per passare le serate su Pinterest.

3. Cercate di arrivare preparate ma con cautela. Lo so che la blogger del North Carolina a cui volete più bene che a vostra cognata prende un rotolo di carta igienica, due pinzette per capelli e del Mod Podge, qualunque maledetta cosa sia, li butta tre minuti nel microonde e oplà ne esce una casa di bambola già arredata. Voi però non vivete nel North Carolina. Scegliete attività che diano soddisfazione anche se dopo 20 minuti il pargolo si stufa (del resto lo shot di attenzione in età prescolare quello è), anche se il fratellino ci mette le mani, anche se, come me, viene il dubbio che non vi abbiano consegnato il pollice opponibile. Tanto per fare un esempio, sì a fare i timbri con le patate, sì al finger knitting, sì a fare la pasta fatta in casa, no alla torta a sette strati con sopra tutto il condominio rappresentato con la pdz.

4. Uscire è un’idea, se avete magari vicina una ludoteca o una biblioteca, ma non sottovalutate l’impresa. Se i bimbi sono piccoli e più di uno, già solo prepararli è una roba eroica, rischiate di essere esauste prima ancora di infilare le chiavi nel cruscotto, e di passare l’uscita medesima a dire sbrigati sbrigati.

5. Rompete le righe. Fate strappi alla regola. Diventate complici del misfatto: mettete una tovaglia per terra e trasformate il pranzo in pic nic. Se queste giornate di tragedia vi capitano solo ogni tanto, sgarrate pure dal pasto sano abituale e ordinate pizza e patatine, magari aggiungendo sssssshhhh non lo dite a papà! Non fa male ai bimbi l’idea che anche l’Istituzione Mamma ogni tanto molli un po’ la presa. Un altro gioco un po’ fuori dalle righe che a casa mia piace molto è Colora La Sorellina, cioè infiliamo alla piccola una maglietta “da battaglia” e la coloriamo: a volte vengono cose così belle che dispiace perfino lavare la maglietta dopo.

6. Prevedete delle pause per voi. Se i pargoli benedetti loro fanno il pisolo, non mettetevi in ballo a svuotare e risistemare la credenza, fatevi un tè. Oltretutto non sapete quanto tempo avete davvero, e rischiate di ritrovarvi coi pargoli svegli, il contenuto della credenza sparso ai quattro venti e frustratissime. Se i pargoli il pisolo NON lo fanno, un quarto d’ora di TV non rovinerà la loro educazione. Fermatevi un attimo, prendete un caffè, sfogliate qualche pagina di una rivista, e questo perché…

7. Perché la risorsa più preziosa siete voi, e dovete durare fino a sera senza prendere a testate il muro. Ai vostri bimbi servite di più voi sorridenti che dieci libri da colorare, per cui siate gentili con voi stesse, non pretendete la luna, e fatevi coraggio, ché non può piovere per sempre!

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