Si comincia così, controllando a spanne i giorni fertili. All’inizio non ci si pensa troppo, dopotutto da quindicenni si è passato il tempo in ansia per un solo giorno di ritardo del ciclo domandandosi se un bacio basta per restare incinta. Ora che avete deciso alè! sesso a tutto spiano. A tutte le ore, in tutte le posizioni.
Dopo sei mesi che non succede nulla si comincia a consultare internet. E si familiarizza coi giorni fertili… più o meno intorno al 13mo 14mo giorno post ciclo. Poi per essere sicuri si provano i test in farmacia per i giorni buoni…
Ma visto che neanche quello aiuta, si passa a “persona”: la macchinetta che ti invita a pisciare a orari fissi su striscette sensibili per individuare con certezza i giorni buoni e quelli no.
Intanto via che si va avanti a far l’amore come conigli, ma mi raccomando, meglio nei giorni rossi, ovvero quelli che il contraccettivo individua come a rischio fecondazione. E allora vuoi che non vada bene?
No, infatti non va bene.
E allora via di analisi sotto dettatura medica: spermiogramma per lui, tutte le analisi di virus, patologie. Esame delle tube per lei.
Sembra tutto a posto. Eppure non succede. Eppure si fa l’amore come conigli. Come ricci. Come tutto il creato messo insieme.
Nulla. Ma com’è possibile?
Anche perché tutt’intorno è un fiorire di pancioni con conoscenti che ti dicono quanto poco ci hanno messo, mentre tu ormai hai battuto Rocco Siffredi in quanto quantità di accoppiamenti e se foste dei pornodivi avreste già messo in piedi una quantità di home video non da poco.
E invece nulla.
Allora si passa al primo step dell’inseminazione, quella meno invasiva. Intanto lui si fa pendere dalla tachicardia e dalla depressione alla sola idea di doversi smanettare per dare “il campione” necessario all’inseminazione e tu ti sei fatta bombardare di ormoni e sembri un tacchino ripieno a natale.
Il primo giro non va e il ciclo quando ti arriva è accolto come un funerale.
Allora ci riprovate due mesi dopo. Senza tralasciare i rapporti. E mentre tutti ti dicono “tu non ci pensare”, tu pensi che il mondo ti odia ed evidentemente riescono a riprodursi tranne voi.
Ma intanto andate avanti a copulare. Il divertimento è diventato un lavoro e chi più, chi meno, chi con diversi step di inseminazione, chi con neanche uno, finalmente succede.
Gioia e giubilo, è arrivato il vostro turno!!! Si, ma è arrivata anche l’anestesia da ormoni gravidi: ovvero quella roba per cui sei ipersensibile e sembra che tu non abbia più voglia di sesso. Infatti è così. Il fatto che la voglia di sesso non ti viene neanche dopo il parto perché l’allattamento ha come effetto quello di diminuire l’istinto sessuale.
Praticamente si passa a piè pari dall’essere dei contendenti dell’Hot D’or (ambito premio del cinema a luci rosse) a delle suore e frati di clausura con tanto di voto di castità. Più o meno imposto.
Ora, non è che vada così proprio a tutti… beh, se non sono gli ormoni a rallentare il sesso, spesso lo sono i bambini che ti tengono sveglio la notte e quando finalmente tocchi il letto l’ultima cosa che ti viene da fare è la posa del missionario.
Fino a che non si raggiunge l’equilibrio. Che può essere dato da tappi nelle orecchie, simpatici vibratori e un sano shopping nelle boutique di biancheria intima preferita.
Se si torna a copulare come ricci? Si, ma a porte chiuse e un po’ più in silenzio, per non svegliare i piccoli…
Voi? Come ve la siete cavata su questo versante?
quanto hai ragione!!!!
Ne sappiam qualcosa e Naty? ;-)