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Sembra questo sembra quello: come insegnare che le apparenze ingannano

recensione sembra questo sembra quelo

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Poche cose danno gioia a un genitore come trasmettere valori ai propri figli tramite i libri che ha amato nell’infanzia.

A me è capitato con “Sembra questo sembra quello” di Maria Enrica Agostinelli (Ed. Salani).

Le apparenze ingannano e noi adulti lo sappiamo bene, ma spesso tendiamo a limitarci a mettere in guardia i bambini dal possibile male che può derivarne e anche le fiabe non sono da meno.

La vecchina di Biancaneve è in realtà Grimilde trasformata da un incantesimo, il lupo che si finge la mamma per mangiarsi i sette capretti, ecc…

Questo libro invece ha un altro scopo: insegnare ai bambini a guardare le cose non solo per come si presentano ma per come possono essere interpretate.

Così una banana si rivela il becco di un tucano, un cesto si scopre essere un cappello e un fuoco ardente la semplicissima cresta di un galletto.

E alla fine arriva anche l’insegnamento più importante: non tutto ciò che sembra bello e “per bene” lo è, così come non tutto ciò che appare rozzo è anche pericoloso.

Un insegnamento importante ancora più oggi di trent’anni fa visto quanto siamo legati all’apparenza di cose e persone per dare un primo giudizio, troppo spesso insindacabile.

Ma questo bel libro ci riporta i valori forti lasciandoci con un una poesia che è un promemoria di quelli da tenere appesi al muro in ogni stanza della casa:

“Sembra questo sembra quello

sembra brutto e invece è bello.

Sembra un cesto ma è un cappello

sembra un monte ma è un cammello.

L’importante è di capire

che si può sempre sbagliare

e che spesso non vuol dire

quel che sembra e come appare.”

Quando leggerete il libro non me ne vogliate se la citazione si rivelerà imperfetta: recito a memoria con la mia bambina che ha imparato ogni singola parola di questo libro prezioso.

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