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Seduti e allacciati: come scegliere il giusto seggiolino auto.

Di seggiolini o adattatori per l’auto ne esistono infiniti modelli, da quelli con un design ultramoderno a quelli decisamente più classici. Economici oppure onerosi. Le marche che producono seggiolini auto sono svariate, tra le principali troviamo Brevi, Inglesina, Prenatal, Chicco, BebeRoyal, BébéConfort, Graco. Tutte valide e tutte con modelli multicolor e accessoriati, insomma belli da vedere. Alcuni seggiolini auto sono veramente stratosferici, io ai tempi impazzii per la mia decisione.

seggiolini-auto

Se il design rispecchia lo stile dell’azienda che lo produce rendendo un seggiolino auto differente dall’altro, una certezza comune ed imprescindibile a tutti c’è: devono avere, indistintamente, l’omologazione sopra citata, ECE R44, solitamente collocato nella parte posteriore del seggiolino auto, ma comunque sempre ben visibile.

I seggiolini auto e i gruppi di omologazione

La normativa di omologazione europea distingue 5 gruppi di dispositivi, secondo le fasce di peso.

Gruppo 0: che va dalla nascita sino a 10 Kg di peso. Detto anche navicelle, deve essere rigorosamente omologato per il trasporto in auto. Deve quindi presentare gli attacchi per l’aggancio alle cinture in auto. Consigliato per lunghi viaggi.

Gruppo 0+: dalla nascita ai 13 kg (9 mesi), più comunemente conosciuto come ovetto, devono essere collocati sempre in direzione opposta al senso di marcia; sul sedile anteriore o posteriore. Se sul sedile anteriore l’air bag deve essere rigorosamente disattivato. Se i bambini sono molto piccoli è consigliato per bravi tragitti.

Gruppi 1: da 9 a 18 kg di peso (fino i 4 anni circa). Vero e proprio sedile anatomico. Deve essere necessariamente collocato sul sedile posteriore nel senso di marcia (o nel senso opposto al senso di marcia se ancora molto piccoli), bloccato ai sedili per mezzo delle cinture di sicurezza. Nel gruppo 1 esistono seggiolini auto decisamente innovativi che, grazie a sistemi girevoli di 35° o 90°, permettono di riuscire a posizionare il bambino in tutta comodità.

Gruppo2: dai 15 ai 25 kg di peso (fino ai 6 anni circa). Cuscino più comunemente detto rialzino per auto con braccioli, dotato di schienale: necessario per sollevare il bambino così da poter utilizzare, grazie all’aggiunta di un dispositivo di aggancio, le cinture di sicurezza che correttamente agganciate (sopra il bacino e sopra la spalla, invece che sopra il petto e il collo), non rischiano di “tranciare” il collo del bambino. Collocato sul sedile posteriore in senso di marcia; senza airbag possono essere posizionati anche sul sedile anteriore sempre in senso di marcia.

Gruppo 3: dai 22 ai 36 kg (sino ai 12 anni circa). Seggiolino di rialzo senza la presenza dai braccioli. Serve per aumentare l’altezza del bambino sul sedile così da poter utilizzare le cinture di sicurezza in tutta tranquillità. Senza airbag possono essere posizionati anche sul sedile anteriore in senso di marcia.

Inoltre in commercio ci sono anche i seggiolini auto combinati che si adattano alla crescita dei bimbi garantendone sempre la massima sicurezza in marcia. Queste tipologie possono essere trovate nel gruppo 0/1 o nel gruppo 0+/1, utilizzati dalla nascita, mediante l’inserimento di riduttori nei primi mesi di vita, sino ai 18 kg di peso.

Sistema Internazionale di aggancio IsoFix

IsoFixInoltre da 2011 tutte le auto di nuova immatricolazione e fabbricate in Europa sono provviste, obbligatoriamente, del sistema di agganci IsoFix, rappresentato in foto e consultabile nella dimensione reale sul sito caradvice. È un sistema che mediante 3 punti di aggancio fissi, bloccano il seggiolino all’auto in modo stabile. Questi 3 punti consistono in due agganci detti anche pinze nelle quali si inseriscono i braccetti presenti nel seggiolino. Il terzo punto invece serve per bloccare con la cintura di sicurezza lo schienale del seggiolino all’auto.

Quindi riassumendo l’obbligo di utilizzo dei sistemi di ritenuta  per bambini in sicurezza nell’auto, decade al compimento dei 12 anni del bambino o al superamento del metro e mezzo di altezza (anche se minore di 12 anni): da quel momento può usare le cinture di sicurezza dell’automobile. Qualora il bambino al compimento dei 12 anni risultasse inferiore al metro e mezzo di altezza, pur non essendo più obbligatorio, è consigliabile continuare ad utilizzare il seggiolino di rialzo, questo perché la cosa importante è che i nostri figli viaggino sicuri e protetti sempre grazie all’utilizzo del cervello.

Non ce n’è io metterei al bando tutti quei genitori che portano i figli a spasso in auto seduti sui sedili posteriori dell’auto e senza essere allacciati o, ancora peggio, in braccio sul sedile anteriore.
L’utilizzo dei seggiolini auto deve essere la routine e non vissuto come un’optional della macchina, giusto?

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3 Comments

  1. 1

    Condivido in pieno!!
    Quando ero incinta della prima bambina ho fatto una bella ricerca in proposito e ho scelto (a caro prezzo) il sistema di ritenuta più sicuro per i neonati tra quelli che avevano i superato i crash test TCS.
    Mi stupisce quante mamme ancora non siano consapevoli del problema sicurezza; molti non sanno neppure cosa sia un sistema ISOFIX, altri continuano a girare allegramente con i bimbi seduti sulle ginocchia, “tanto si tratta di pochi metri”.

  2. 2

    Stefania, la stessa cosa la feci io. Il più sicuro con anche la garanzia di durata, avendo ai tempi, in programma due figli.
    Comunque è terribile quanta ignoranza ci sia in materia O_o

  3. 3

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