Educazione e sviluppo cognitivo, FAMIGLIA

Quando gli amichetti prendono in giro

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amichetti-prendono-in-giroEssere oggetto di vessazioni non è mai bello, ma spesso gli adulti pensano che se sono gli amichetti che prendono in giro il tutto sia “solo roba da bambini”.

Ma questo è vero fino ad un certo punto.

Partiamo dicendoci una verità a volte dura da accettare…anzi diciamocene un paio:

  1. i nostri figli non sono simpatici a tutti
  2. i bambini sanno essere cattivi con gli altri bambini.

L’ultimo punto spesso è dovuto al fatto che essendo loro stessi insicuri, i bambini attaccano e prendono in giro  prima di diventare essi stessi delle “vittime”.

Non dimentichiamo poi il discorso del senso di appartenenza al gruppo, del bisogno del sostegno del clan e di escludere chi si discosta anche solo un po’ (ma in merito a questo meglio attendere lumi dalle nostre pedagogiste).

Resta il fatto che chi è meno forte caratterialmente o anche fisicamente viene fatto oggetto di scherno dal gruppo o anche da uno solo dei suoi membri e questo può segnare profondamente il bambino.

Ida, la mia bambina di 5 anni, ha avuto a lungo questo problema sia perché ha ereditato la timidezza di noi genitori, sia perché essendo la più piccola della classe (che coincide in gran parte con il gruppo di amici) era quella fisicamente meno sviluppata e quindi più facilmente attaccabile anche fisicamente in un’età in cui questo modo di relazionarsi fra bambini è abbastanza normale.

Abbiamo provato a dirle di reagire, di difendersi (ok, le ho anche detto che se le facevano male doveva comportarsi di conseguenza…ma poi ho corretto il tiro giuro!), di cambiare amici con cui giocare, ma la cosa si ripeteva ancora e lei onestamente non si sentiva abbastanza forte, da sola, per farcela.

Certo, a scuola c’erano le maestre a mantenere la cosa entro i limiti del consentito ma non era sufficiente perché doveva essere lei a reagire adeguatamente.

Gran parte della soluzione è arrivata…dalla televisione! In particolare dall’Albero Azzurro con la sua canzone “Caro Amico Antipatico“. Ida si è sentita capita da una figura “autorevole” (tralasciamo per pietà il fatto che Dodò dell’Albero Azzurro sia più autorevole di sua madre!) e con uno strumento efficace e non violento da usare per difendersi.

Sì perché da allora quando qualcuno la prende in giro le lo insegue cantando a squarciagola

Preferisco un mago malefico

preferisco un drago famelico

a un amico che fa l’antipatico

e combina soltanto dei guai

E sta davvero funzionando!

E i compagni dei vostri figli li prendono mai in giro?

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