L’argomento preadolescenti e porno ha come situazione attuale: alcune ricerche stimano che il primo incontro con la pornografia avvenga, per un teenager, all’età di 11 anni. Un dato allarmante se si considera che a tale età, un bambino non ha ancora raggiunto una competenza emotiva e cognitiva adeguata a gestire sia i contenuti pornografici che le emozioni e i pensieri che essi sollecitano.
L’avvento delle nuove tecnologie (computer, smarthphone, tablet), disponibili in ogni momento, garanti dell’anonimato, facilmente accessibili, ha permesso e favorito un consumo prematuro ed incontrollato di pornografia.
Bambini e preadolescenti che possiedono uno smartphone con contratto all-inclusive, per telefonate ed internet o hanno libero accesso al pc di casa con contratto per navigare in rete, e che trascorrono ore a casa da soli mentre i genitori sono al lavoro, sono altamente a rischio di imbattersi in modo voluto e cercato o al contrario del tutto involontario in immagini o filmati pornografici.
Preadolescenti e porno: l’importanza di una comunicazione sana
Bloccare contenuti, parole chiave e siti internet protegge solo in parte dal pericolo del porno; un bambino e un preadolescente che per natura sono curiosi, desiderosi di imparare e sapere, troveranno vie alternative per accedere alle informazioni che vogliono e che non riescono a reperire a casa. Proibire e delegare ad altri (per esempio alla scuola) la trasmissione di contenuti appropriati, le risposte alle domande pungenti, scomode o imbarazzanti, non è un comportamento educativo e tutelante per il minore. Discutere con loro, soddisfare le curiosità, spiegare, insegnare a leggere la realtà con una lente più umana ed emotiva, portare le proprie esperienze, permette di prevenire numerosi pericoli che in questi anni stanno aumentando.
Tra le situazioni in crescita e che lasciano pensare
1. Una visione meccanicistica del sesso, visto come una tappa da raggiungere in fretta, per poterne parlare vantandosi con gli amici, slegandolo completamente da un discorso di affetto, amore ed importanza della persona che si sceglie per condividere questa esperienza
2. Una progressiva deumanizzazione della donna fino a relegarla ad oggetto, utile al raggiungimento di uno scopo. Vedere la ragazza come una bella bambolina atta a soddisfare un bisogno, negando la componente emotiva, purtroppo, più facilmente conduce a comportamenti violenti.
3. Diffusione di malattie sessualmente trasmissibile tra i giovanissimi
4. Gravidanze precoci
Di cosa parlare?:
1 – Restituire ai rapporti sessuali una dimensione affettiva, fatta di persone, sentimenti e relazioni. La pornografia evidenzia in modo esplicito a volte violento e degradante per la figura della donna, rapporti fisici in cui l’importante è il solo raggiungimento del piacere sessuale. La dimensione affettiva e sentimentale è completamente assente, così come pure l’intimità tra i protagonisti, la considerazione della persona come individuo viene a mancare in virtù di una visione più meccanicistica ed istintuale.
Sesso e amore diventano due entità a sé completamente slegate l’una dall’altra, della prima si parla, mostra e guarda molto … Ma della seconda? E’ molto importante restituire ai giovanissimi un’immagine più umana ed integrata di queste due dimensioni, un’immagine fatta di sentimenti oltre che dalla componente fisica, mettere in risalto la differenza che intercorre tra fare sesso e fare l’amore, promuovere in loro la comprensione per il rispetto e la considerazione di sé e dell’altro. L’adulto che ascolta, si apre alle curiosità e al dialogo è in grado di trasmettere valori sani e profondi in cui il giovane si possa rispecchiare e possa abbracciare per tutelarsi da qualunque forma di sfruttamento e violenza.
2 – Rispetto per la figura femminile. Se dal lato maschile sta sempre più prendendo piede l’immagine di una donna oggetto, passiva e sottomessa, dal lato femminile si assiste ad un’autosvalutazione del proprio corpo e del proprio essere. Teen ager che imparano a “vendere” prestazioni sessuali in cambio di denaro, o che utilizzano un atteggiamento fortemente sessualizzato per ottenere attenzione sono comportamenti che si osservano abbastanza frequentemente nelle scuole superiori o di cui si sente parlare ai telegiornali. In una società in cui i media bombardano con figure di nudi, seminudi, donne siliconate e “oche”, aiutare i preadolescenti a costruirsi dei propri valori personali, che vadano al di là della pura fisicità o dell’aspetto economico, diventa un compito di fondamentale importanza per evitare la costruzione di pregiudizi e stereotipi della figura femminile.
3 – Tutela per la propria salute. Le immagini dei filmati porno o anche solo dei telefilm trasmessi a tutte le ore del giorno mostrano condotte sessuali non protette in cui il tema della salute è totalmente assente. Attori belli, giovani che non indossano mai preservativo e che non si fanno domande sulla salute della persona che hanno di fronte o sulla propria, dando quasi per scontato “non succederà niente”. Un’immagine falsata della realtà, che i teen ager potrebbero recepire come veritiera mettendo in serio pericolo la propria salute, e non valutando in modo accurato i numerosi rischi nei quali possono incappare: gravidanze precoci o trasmissione di malattie sessuali.
Parlare di sesso con i figli imbarazza molti genitori, che cercano di fuggire da questa tematica perché non sanno cosa dire o come dirlo. Tuttavia condividere con i preadolescenti contenuti educativi riguardanti la sessualità, limiti e confini, è, ad oggi, un bisogno fondamentale dei giovani ed un dovere che spetta ad ogni adulto che con loro si relaziona. L’aiuto di libri, trasmissioni educative e il ricorso a specialisti può in alcuni casi aiutare quei genitori che maggiormente si trovano in difficoltà … Non scoraggiatevi, per i vostri figli questa è una tappa importante ed anche per voi genitori, la preadolescenti e porno, è una tappa importante.