FAMIGLIA, Sessualità

Mamma, papà, sono incinta.

incinta-adolescente-ragazzaSpero che mia figlia sia abbastanza sveglia da dirmi “mamma sono incinta” quando avrà una relazione felice e stabile e quando sarà realizzata come professionista tanto da potersi permettere di diventare genitore.

Idem per il maschio: a mio avviso solo per il fatto di essere un portatore sano di pene, mi aspetto che arrivi alla fase concepimento quando sarà il momento, tale e quale alla sorella.

Ma potrebbe anche succedere il contrario, nessuno è salvo dall’eventualità. Quindi cosa non ha funzionato oltre, evidentemente, ai metodi contraccettivi?

Educazione sessuale e cultura: i migliori contraccettivi.

1. Parlare di educazione sessuale è cosa buona e giusta. Scegliete voi il momento, solo voi sapete se vostro figlio o vostra figlia sono curiosi in merito e sentono la necessità di saperne di più. Se capite che qualche altro bambino ne ha parlato a scuola, discuterne con calma. Meglio che abbia le informazioni da voi o comunque da qualcuno di preparato.

2. Se siete in imbarazzo ci sono un sacco di libri sull’argomento che vi possono aiutare. E chiedere alle insegnanti è sempre un aiuto in più. Se non siete in grado di spiegare qualcosa voi, può farlo un libro. O un DVD (non porno, ovviamente).

3. Contraccezione per tutti: io non sono per la pillola. O meglio: non lo sono come metodo contraccettivo precoce. Credo che, soprattutto in età adolescenziale, sia meglio che i ragazzi usino comunque il profilattico per evitare varie malattie a trasmissione sessuale (papilloma virus per il quale è possibile vaccinare le ragazze, clamidia etc etc). Così giovani è probabile che cambino spesso partner (lo so, sudate freddo solo all’idea, ma è così). E il profilattico rispetto alla pillola non solo salva dalle gravidanze indesiderate ma anche da un sacco di patologie. Poi ovvio, che il condom sia sempre meglio di tutto vale a qualsiasi età, nonni compresi.

4. Non solo per lei: la contraccezione vale per tutti. Quindi infilate in tasca ai ragazzini il simpatico gommino. Fate anche a loro il discorsetto: non sono solo le femmine a rimanere incinte: c’è lo zampino di un maschio se succede. Ed è giusto che si prenda le sue responsabilità.

5. E ora che facciamo? Beh, se comunque succede, le soluzioni sono varie. Potete decidere ovviamente di tenere il bambino, potete considerare l’aborto, la legge 194 tutela la vostra scelta-  oppure anche darlo in adozione alla nascita senza riconoscerlo. Esistono anche delle moderne “ruote degli esposti” ovvero delle casette subito fuori dagli ospedali pediatrici dove eventualmente lasciare  in forma anonima il nascituro se – per qualsiasi motivo- lo si è partorito lontano dalle strutture ospedaliere e si è deciso di non tenerlo.

Qualunque sia la vostra decisione – qui non giudichiamo, informiamo e basta- sappiate che le strutture sanitarie e i centri dedicati sono pronti a darvi supporto psicologico e medico.

Vi è capitato di avere amiche o conoscenti che si sono ritrovate in questa situazione? E’ stata colpa della poca preparazione sull’argomento? L’educazione sessuale può aiutare?

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