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Mal di pancia o mal di scuola?

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Settembre, vacanze finite e finalmente (per me) riprende il solito tran-tran in cui noi genitori torniamo alle scrivanie, mentre per i nostri bambini si ritorna o si va per la prima volta, sui banchi di scuola/materna/nido.

Inizialmente tutto filerà liscio. Noi contenti di riprendere la nostra quotidianità e i piccoli di intraprendere nuove avventure come in questo caso la scuola. Certo è che l’euforia si dissolverà presto per entrambi e, se noi riusciamo a celare questa cosa, i nostri bambini spesso somatizzano il malcontento del dover andare a scuola in mille modi. Uno tra tutti e forse il più diffuso, è il mal di pancia.
Alzi la mano chi almeno una volta nella vita non ha simulato un mal di pancia per evitare la scuola! Quindi anche i nostri piccoli attori impareranno presto qualche escamotage, anche se spesso dietro si nasconde qualcosa di più profondo.

A me è già capitato di dover far fronte al malessere mal di pancia della mia Grande per evitare di dover andare, ai tempi, alla scuola materna. Forse la prima volta ci sono cascata e mi ha fatta passatemi il termine, fessa, ma la seconda volta… “ennoccara, non mi freghi, quindi capiamo cosa c’è che non va”.
Poi, porina senza dubbio il mal di pancia lo ha veramente, così come veramente sparisce appena le si dice che starà a casa, quello che però bisognerebbe domandarsi è il perché avviene questo. Nel mio caso quello che spesso faccio è porre il problema alle mia amiche con figli coetanei e verificato che la cosa avviene anche per loro, ci facciamo un esame a vicenda; una sorta di tavola rotonda tra amiche mamme.

Nel caso mal di pancia da scuola, ciò che ne emerso è che spesso i bambini vengono caricati eccessivamente dalle nostre aspettative. Anche il semplice ripetere nei giorni pre-inizio: “Contenta che settimana prossima inizi la scuola? Imparerai un sacco di cose, farai un sacco di cose, conoscerai un sacco di persone” .
Spesso questo “sacco” diventa un fardello un po’ pesantuccio da trasportare e quindi parte il mal di pancia, di testa, di schiena e chi più ne ha più ne metta, per evitare la scuola, o la cosa che ha fatto scaturite il disagio.

Più spontaneità e meno perfezionismo, la ricetta per aiutare i nostri piccoli a stare bene.

Quello che è emerso dalla tavola rotonda con le mamme/amiche è che il mal di pancia inteso come somatizzazione (per alcuni è mal di testa o altro), si manifesta principalmente nei figli a cui sono richieste tante cose. E per “richieste” non intendo solo, andare a scuola, fare i compiti, scrivere in modo ordinato, stare attenti in classe, ma anche l’andare in piscina, a danza, a calcio…
Insomma quando le giornate sono troppo impegnative e scandite da eccessive attività, il fisico del bambino si rivolta, somatizzando.

La stessa cosa avviene quando si crea un alto livello di competitività, tra amici, compagni di classe o di squadra, facendo nascere un senso di paura al fallimento già da così piccini.

Il mal di pancia, spesso è anche una esternazione a problemi che si possono avere con le insegnanti o con i compagni, oppure più dolcemente, un bisogno di attenzione e di coccole.
Ma queste sono altre storie, già vissute con la Grande, di cui vi parlerò.

Intanto faccio ammenda perché rileggendo il post mi sono accorta che nonostante sappia bene la teoria, spesso faccio ancora molti errori nella pratica :(
Oggi mi sento una mamma da 5 in condotta. E Voi?

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