Gianni Rodari è uno degli autori più belli e poetici della letteratura italiana, in particolare (ma non solo) per bambini. Il suo modo poetico e leggero insieme di scrivere dei temi più diversi sotto forma di fiaba o filastrocca lo ha reso uno scrittore amato oltre gli anni e le mode.
Oggi parliamo di un suo libro che amo molto perché nato dall’interazione con i giovani lettori in una rubrica settimanale omonima tenuta dall’autore su L’Unità dal 18 agosto 1955 al 25 ottobre 195: Il Libro dei Perché. La rubrica poi riprese dal 25 maggio 1957 al 5 giugno 1958 sotto il nome di La Posta dei Perché.
Perché amare questo libro?
Intanto perché, come abbiamo visto, nasce dalle sincere domande di un pubblico infantile, domande che non sono cambiate dagli anni ’50 ad oggi perché i bambini, di fondo, sono sempre gli stessi: perché quando dormo sogno? perché il cielo è blu? perché gli arei rimangono sospesi in aria? perché a scuola ci danno problemi tanto difficili? perché la gente di colore in certi paesi viene così maltrattata?
È un libro sincero perché viene dal cuore dei bambini, perché cerca di dare risposta alle loro meraviglie, ai loro dubbi, alle loro paure e ai loro sogni. Solo questo vale la lettura non credete?
Inoltre queste domande sono indubbiamente complicate, spesso critiche per moltissimi motivi. Fisica, aerodinamica, politica, socilogia… i nostri figli non scherzano quanto ad ampiezza delle tematiche quando ci pongono quesiti!
A volte vorremmo un aiuto per rispondere, e questo libro ce lo da. Con realismo e poesia. Insieme. Miracoloso vero?
Apro una pagina a caso:
Perché tutti desideriamo qualcosa?
I desideri sono come sproni che ci si ficcano nei fianchi e ci mandano avanti: fin che desideriamo qualcosa siamo vivi […]
Se fossero cavalli i desideri
saremmo tutti quanti cavalieri.
Se i desideri fossero tranvai,
pedoni a terra non vedresti mai.
Seriamente: voi sapreste fare di meglio nello spiegare a un bambino una cosa così complessa come i sogni, le ambizioni, il desiderio di una cosa, una persona o un progetto? Io no di certo.
Ma non crediate che sia un libro facile. I bambini fanno domande difficili, che ci mettono in crisi come persone, genitori, adulti. Gianni Rodari risponde a questi quesiti con delicatezza, mentre riserva ai nostri “capricci da adulti” la sua ironia e la sua sagacia.
Quante volte, da bambini, ci siamo chiesti “Perché i «grandi» hanno sempre ragione?”. Ecco la sua risposta:
Io son dell’opinione
-sia detto senza danno-
che i «grandi» hanno ragione
quando torto non hanno…
Ecco, questo libro non solo ci aiuta a rispondere ai nostri figli, non solo dà loro il riconoscimento della poesia che c’è in ogni loro domanda, anche la più tecnica. Questo libro fa fare a noi genitori la cosa più importante del mondo: autocritica.
Perché è facile rispondere con saccenza o noia ai perché (tanti, tantissimi a volte) di un bimbo, ma è anche importante ricordarci che bimbi lo siamo stati anche noi e che per crescere è fondamentale fare domande. Possibilmente scomode e difficili, perché solo così si impara a misurare il mondo e le persone.