Cucina, Cucina e bambini

Impastare che passione!

impastare-coi-bambiniCi sono attività che sono rilassanti, talmente rilassanti che tutti le adoriamo. Una di queste è impastare. Anche i bambini lo adorano, quindi non fate gli snob dicendo “Bah! A me non piace, che triste, ci sono gli impastatori!” perché con il DAS abbiamo impastato tutti e pure con il fango e le torte di sabbia quindi ammettetelo: è divertente.

Inoltre un ottimo motivo per impastare con i propri bambini che lo dà il dott. Nicolò Gaj nell’articolo “Pasticciare in cucina e con la plastilina sviluppa la creatività dei bambini”

Attraverso il movimento della pasta nelle mani è possibile dare sfogo alle frustrazioni e alla rabbia; è come se il proprio mondo emotivo si modulasse attraverso il contatto con questo materiale malleabile. All’inizio può accadere che non si sappia cosa fare ma, dopo aver reso più morbida la pasta, magari anche con l’aiuto delle formine, la maggior parte dei bambini crea dei “disegni di pongo”, dando così una forma simbolica alle proprie fantasie, desideri, esperienze, creatività.

Fra tutte le attività che potete fare con i vostri figli impastare è senz’altro una di quelle a cui si appassioneranno di più.

Intanto perché per loro è un po’ una magia mischiare una serie di cose che conoscono, che sono proprio sempre in un certo modo ma che, unite insieme, diventano tutt’altro.

E poi perché per una volta il loro non sarà solo “gioco” ma ne nasceranno cose: un vasetto, un fiore, un ciondolo, ma soprattutto biscotti, torte, pane, dolci.

La gratificazione è eccezionale e per i bambini è anche un ottimo esercizio di concentrazione (per far riuscire correttamente l’impasto seguendo le regole), di matematica (pesare, per i più grandi), manualità (girare, eventualmente tagliare) e pazienza (aspettare i tempi di lievitazione e cottura).

Forse alla maggior parte di noi sembra un atto semplice, così semplice da essere appunto fatto egregiamente da una macchina, ma dimentichiamo quanto c’è da un punto di vista cognitivo dietro quelle azioni di forza meccanica.

E soprattutto non pensiamo a ciò che un domani evocherà questo gesto: ricordi, tenerezza, il volto della nonna, del papà, del nonno con la barba sporca di farina, di una sfoglia da cappelletti perfettamente rotonda e di una colomba che lievita nello stampo (quella sì impastata anche con l’impastatore che quando ce vo’ ce vo’ :-D ).

Non è un gioco, non è una sciocchezza.

E un giorno anche voi guarderete delle foto come quelle qui sopra e vi chiederete come quelle manine grassocce che impastavano il pane tre anni fa si siano trasformate nella perfetta pizzaiola dell’ultimo scatto.

Voi avete mai provato a impastare con i vostri bambini?

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2 Comments

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    Io e Sofia abbiamo fatto di quanto tu scrivi, un momento tutto nostro: il pane della domenica.Metter le “mani in pasta” è sempre fonte di gioia, ed uno stimolo a creare con la fantasia..se poi il pane è buonissimo.Ora non so dirti se sarà per l’amore con cui lo impasta o semplicemente perché è il cuore di mamma che parla, ma sta diventando una provetta panettiera.Il pensiero che un domani possa ricordare questi bei momenti,mi rende una mamma felice!

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