Sessualità

Di mamma ce n’è una sola. Ma anche no.

mamma

Quante volte l’avete sentito dire che di mamma ce n’è una sola? Io spessissimo, e ogni volta penso che non sia vero. Abbraccio Emma, la guardo e faccio il rapido conto delle cose che ha imparato da me e da tutti gli altri. Vincono tutti gli altri dieci a uno. E non mi dispiace.

Figlia di molte mamme. Di molte donne

Quante mamme ha Emma? Molte. E ha molti papà anche, per fortuna. Sono piena di donne che potrebbero sostituirmi straordinariamente: c’è Patty , la mia amica del cuore, che non ha figli, non penso abbia mai cambiato un pannolino in vita sua, ma basta la sua creatività e la sua dolcezza a farne una zia incredibile.

Ci sono le nonne, ciascuna chioccia a modo proprio, che le stanno passando input positivi e difetti che odierò col tempo.

Ci sono le amiche che ancora non l’hanno vista dal vivo: Cristina , Chiara , Stefania , FlaviaSabrina … tutte donne straordinarie, amiche che spero apprezzerà quanto me e che spero la segnino in qualche modo (non necessariamente a manate in faccia!). Magari leggendo ciò che scrivono, o skypandole ogni tanto, oppure sentendomi mentre discuto con loro di uomini e indipendenza femminile al telefono. C’è Vanessa , che mi dà dritte su come crescerla da quando è nata, ed è il mio punto di riferimento quando presa dal panico urlo “VANEMOCHEFACCIO????”

Ci sono le blogger e le autrici che seguo di più: come Giulia, Loredana , Barbara. Ci sono le donne dei libri: una per tutte è Chiara Palazzolo , che ha dato vita a donne superlative nei suoi romanzi. Chiara che è stata un’amica presente  e avrebbe tanto voluto conoscere Emma, e che in qualche modo, lo so, fa il tifo per come la sto crescendo.

Non sono sola, non ci sono solo io come mamma. Credo molto nella forza educatrice della collettività, nell’osmosi dei segni positivi. Poi ci sono anche i papà, ma quelli una volta tanto lasciamoli da parte.

Il discorso e l’elenco si farebbe lunghissimo tra lo zio Ge che le insegna a usare l’Ipad e lo zio Rò che la vorrebbe tifosa del Napoli.

Crescerà spero attorniata il più possibile da persone che amo e che stimo, probabilmente più di quanto loro sospettino. E così farà suo fratello in arrivo tra poco. Quindi no, di mamma non ce n’è una sola. Emma ha la fortuna di averne tante. E tranquille, che non vi chiedo di venire per forza a conoscerla: basta che andiate avanti a fare quello che avete sempre fatto: le persone straordinarie.

Per voi? La mamma è davvero insostituibile?

 

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4 Comments

  1. 1

    Io credo che la mamma sia una sola…come il papà, o come un certo fratello, un certo nonno, una certa amica della mamma….insomma, nella vita dei miei figli ci sono tante persone, però hanno “titoli” diversi, perché diverse sono le caratteristiche di ogni persona. Mi trovo d’accordo quando sostieni che ci sono tante persone importanti nella vita dei nostri bambini, ma la mamma no, sono solo io. Così come per es. io dei miei nipoti voglio essere la zia, e non un’altra mamma, e dei figli delle mie amiche, io ci tengo a essere la super amica della loro mamma, non un’altra mamma.

  2. 2

    Cara Laura, capisco, ma secondo me il ruolo della mamma va un po’ rivisto. è prima di tutto educazione, condivisione di idee, emozioni. Mamma è solo quella che ti partorisce e che ti mette a nanna la sera? O mamma è quella figura (o figure) che ti permette di crescere come persona? A me piace la visione più ampia. Non ci tengo a essere insostituibile. Ci tengo invece molto che i figli apprendano il più possibile da qualunque figura femminile (e maschile) ci sia nella mia vita.

    • 3

      Assolutamente d’accordo sulla condivisione e sulla ricchezza che ad un bambino (ma anche ad un adulto) può derivare dal confronto con personalità diverse.
      Ma perché non chiamare ognuno col suo nome? Di mamma effettivamente ce n’è una,intesa come figura a sé, così come ogni figlio è un mondo a sé. Io come mamma non ho solo partorito, non sono solo quella che mette a nanna i figli. Anche. Ma sono una persona con pregi e difetti, e una personalità che – spero – arricchirà i miei figli e chiunque mi sta vicino

  3. 4

    Anche io come Laura credo molto nei ruoli. A ognuno il suo.
    Ma poi guardo mia suocera, orfana di madre a nove anni (nel 1945 per un tumore al seno non curato).
    Dopo qualche anno il padre (con cui lei ha sempre avuto un rapporto fantastico fra l’altro) si è risposato con una giovane signora del paese, vedova anche lei e con un figlio di un paio di anni più grande di mia suocera.
    Bene, io, che non ho mai conosciuto la “matrigna” o il padre di mia suocera, ho passato mesi a non capire un sacco di storie famigliari perché lei ha sempre chiamato mamma indistintamente la sua mamma naturale e la seconda moglie di suo padre.
    Perché questa donna è stata quella che si è fatta due campagne di risaia con lei per comprarle la macchina da cucire (ha sempre fatto la sarta), che la convinceva a uscire quando non aveva voglia o che mediava con suo padre quando era lui che la voleva a casa.
    Quando ha partorito rischiando la vita era la sua matrigna che vegliava con l’ostetrica, così come c’era lei a vestirla il giorno del suo matrimonio.
    Io prego sempre che Ida possa incontrare nella vita dei riferimenti che, se a me succedesse qualcosa, possano prendere il mio posto.
    Anche per noi la forza della comunità è enorme ed è un dono ogni giorno.
    Io dico che di mamme ce n’è una sola (“e per fortuna” aggiunge di solito la mia sapendo quanto a volte possiamo essere “scomode”) ma di figure di riferimento si spera ce ne siano una marea!

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