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Finalmente la pappa ed è subito cucchiaino, arredo e corredo

Quindi eccovi un esempio di differenti tipologie di cucchiaini, comprensivi del loro fantastico set con piatto, fondina, coperchio e bicchiere.

Belli vero, alcuni sarebbero da tenere anche dopo, per bellezza.
Però ora vi svelo una cosa che, quando capitò, mi lasciò completamente basita ma mi fece sorridere per il mio essere una mamma vittima del consumismo più sfrenato.
La Grande, dopo aver provato un’infinità di cucchiaini dal design ultra moderno e tecnologicamente studiato per lei in quanto poco più che neonata, scelse come suo strumento per mangiare, il cucchiaino più brutto (secondo il mio modesto parere) di tutti. È dell’Avent e lo provai per caso perché faceva parte di un kit di bicchieri conserva latte. Lo avevo da sempre eppure non lo presi mai in considerazione. Divenne il suo cucchiaino preferito, ed il mio miglior amico, vuoto che mi aiutò nella dura avventura dello svezzamento.

cucchiaino_avent

Ebbene con la nascita del secondo figlio lo riproposi per le primissime pappe e per prendere familiarità con l’oggetto. Funzionò alla perfezione anche con lui.
Il segreto sta nel fatto che di tutti i cucchiaini per la prima pappa acquistati, questo era quello più piccolo in assoluto; largo poco più di una tettarella. Fatto è che entrambi lo accettarono senza difficoltà.
Poi, una volta acquisite le capacità di mangiare e deglutire, passai a far sfoggio di tutti i nostri set, che oggi girano ancora per casa ma vengono utilizzati dai miei figli per dar da mangiare peluches, Barbie, Cicciobelli e bambolotti.

E voi come sceglierete il cucchiaino della prima pappa?

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