FAMIGLIA, Senza categoria, TECNOLOGIA

Come affrontare con i nostri figli il mostro della Pedopornografia

l’individualità di ciascuno permette).

E poi facendo crescere il buon senso, la capacità di guardare a ciò che accade ponendo l’attenzione alla visione d’insieme, e il senso critico, abilità nell’esercitare il pensiero a quello che succede o vede coinvolti.

Due tecniche che spesso ci hanno aiutato, supportato ed evitato pericoli, e che abbiamo/stiamo imparando ad affinare, per tutelarci e proteggere i nostri cari.

Ma non basta, e lo sappiamo, questo mondo è cambiato, non nelle sue fondamenta, ma nelle sue forme: al con-te-sto reale si è aggiunto e permane quello virtuale.

Anch’esso, come già dicevamo, risponde ad alcuni bisogni ‘conoscere, stare in relazione..’, amplificando le possibilità d’incontro con l’altro da sé e semplificandone l’accesso.

Con tutti i vantaggi e i problemi del caso: più possibilità più necessità di comprenderle, approfondirle, sceglierle o meno, imparare ad usarle.

Come?

Ad un mondo che produce stimoli al secondo, mezzi pronti all’utilizzo da parte dei nativi digitali (meno per noi), possiamo, credo dobbiamo opporre, non per difesa ma come bilanciamento, la nostra umanità di adulti, la nostra riflessione sulle esperienze, il senso della nostra e di quella vita altrui.

Nel pratico…continuare ad approcciarci al nuovo con la passione di un genitore che impara ad esserlo ogni giorno, la comprensione dei propri limiti, il ricordo dei propri bisogni di giovane, e il tentativo di ascoltare quelli altrui, per conoscerli, riconoscerli, attraversarli e crescervi, insieme. Insieme.

Verrà il momento, anche per loro, anche per queste giovani leve, di affrontare le difficoltà da soli, e avranno da ancorarsi, anche a quei momenti di condivisione, vera, sentita.

Di chi li ama e c’è e ci sarà. Nonostante.

Skipper_Beatrice
 

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