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Bon Ton per la neomamma

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Qualche tempo fa ho scritto un post sul bon ton per quando nasce un neonato ed una neomamma. Col tempo questo post ha ricevuto le sue visite e, commenta che ti ri-commenta, dai confronti con mamme e non mamme, papà e non papà, nonne o persone che di figli non ne hanno o non ne vogliono, sono emerse tantissime cose interessanti, spunti che mi hanno fatto riflette.

Come bisogna avere rispetto per i neonati e le neomamme a loro volta queste ultime dovrebbero averne per il resto del mondo; perché alla fine non è che avere un neonato ci autorizza, in automatico, a diventare maleducate o prepotenti e pensare che al nostro passaggio le folle si debbano aprire come fecero le acque al passaggio di Mosé. Perché diciamocelo, appena diventiamo mamme ci resettiamo e riformattiamo secondo un modello che vive in funzione del piccolo. Partiamo per la tangente, in un mondo parallelo. Che, per l’amor del cielo, ci può stare sino a che questo non invada e comprometta la “libertà” altrui.

E quindi, dopo una breve intervista ad amici, nonni, genitori e non, ecco cosa ne è emerso: un vademecum, un elenco, un po’ di bon ton per le neomamme.

  1. Avete appena partorito, magari condividete la camera con un’altra neomamma. Non riempitela di parenti ed amici. Mai più di 2 persone per paziente.
  2. Il passeggino non è una palla da bowling pronta a far cadere tutti i birilli. Ha un suo ingombro che, se non considerato, potrebbe “falciare” i piedi o tamponare qualche passante, e magari sui mezzi pubblici, ove possibile, prendete il bimbo in braccio e chiudetelo.
  3. Il mondo è fatto di rumori. Se uscite ed andate in luoghi pubblici, in presenza magari di altri bambini, non potete pretendere che questi tacciano, non urlino e saltino. Se è il silenzio assoluto che volete, state a casa vostra.
  4. Per noi italiani la tavola è un momento di scambio e di relazione, vero. Magari, però se avete o siete invitati, gli altri commensali potrebbero non essere interessati a quante volte si sia scaricato il piccolo nella giornata e di quale colore fosse la sua cacca.
  5. E delle strisce pedonali, vogliamo parlarne? È vero che il codice della strada dice che un pedone ha sempre la precedenza, ma magari prima di gettarsi nell’attraversamento, si potrebbe prestare attenzione.
  6. Ed ora vi dirò una cosa sconvolgente: anche da neogenitori l’italiano (o la vostra lingua madre) rimarranno tali. Non c’è niente di più assurdo di un adulto che fa il verso al piccolo con “gagà gag gugùe ghe”. Il bambino se dovrà imparare l’italiano allora è meglio che iniziate ad insegnarglielo sin da subito.
  7. Il mondo non è al vostro servizio. Se un genitore, la suocera, l’amica o la vicina di casa vi aiutano, ringraziate sempre. Non è tutto scontato. A caval donato non si guarda in bocca, quindi non lamentarsi se le cose non sono fatte come le faremmo noi.
  8. Quando entrate in un locale con il passeggino, non state entrando al Colosseo, la porta si chiude dietro di voi.
  9. Se allattate al seno, fatelo con discrezione. Perché se è vero che l’allattamento è santo e intoccabile, è anche vero che esistono persone pudiche che potrebbero sentirsi in imbarazzo.
  10. Come voi odiate i consigli non richiesti, probabilmente anche un’altra neomamma non vorrà sentirli.

Queste, in linea di massima, le linee generali per il bon ton che ho raccolto dai commenti qua e là da altre mamme, non mamme, papà non papà, nonni e non genitori.
Se non condividete per nulla o condividete in pieno ed avete altre cose che pensiate possano essere aggiunte, fatelo pure nello spazio dei commenti.

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