La gravidanza è un periodo meraviglioso, ma qualche piccolo fastidio è da sopportare, come ad esempio quella fastidiosa acidità di stomaco che si presenta di solito nel primo trimestre e di nuovo verso il nono mese di gestazione.
Ma perché accade?
Perché il cardias, la valvola che separa lo stomaco dall’esofago, si chiude male provocando una risalita di succhi gastrici.
Nel primo trimestre ciò è dovuto ad un aumento di progesterone che rilassa tutti i muscoli del nostro corpo e quindi anche quelli incaricati di chiudere il cardias.
Nell’ultimo mese invece è il bambino che, ormai decisamente cresciuto, preme dal basso verso l’alto provocando una non perfetta chiusura di questa valvola.
Come rimediare?
I medici di solito prescrivono un antiacido che però non è completamente privo di controindicazioni quindi molte donne preferiscono evitarlo.
Ci sono in alternativa i classici rimedi della nonna:
- spezzare i pasti mangiando poco e spesso
- mangiare cibi che assorbono l’acidità come cracker, pane, pasta, latte tiepido, lattuga (regola le secrezioni gastriche), finocchio (anche in tisana perché è un forte digestivo)
- non coricarsi per almeno due ore dopo i pasti (soprattutto la sera)
- un cucchiaino di bicarbonato in un bicchiere d’acqua.
Ci sono poi due alimenti orientali che aiutano moltissimo, come tutta la cucina macrobiotica, a superare queste crisi: il miso (una pasta di soia e cereali fermentati con cui si preparano brodi e zuppe davvero buoni) e le prugne umeboshi, anch’esse fermentate, che unite ai cereali in cottura e poi tritate come condimento regolano tutte le funzioni digestive e intestinali donando grande sollievo.
Infine la tecnica che ha salvato me: i braccialetti che sfruttano i punti dell’agopuntura. Sono in pratica quelli che mettiamo al polso di bambini e adulti che soffrono il mal d’auto.
Sfruttando i punti di pressione dell’agopuntura, danno sollievo da nausee e acidità senza rilasciare nessun tipo di sostanza chimica.
Per me sono stati l’unico sistema utile nel primo trimestre di gravidanza e mi hanno salvato dal tamponare sempre il malessere con pane e cracker.
Perché se i cibi asciutti aiutano ad assorbire l’acidità, è anche vero che un eccesso di carboidrati può portare a un aumento di peso eccessivo che, come ben sappiamo, sarà poi difficile da smaltire dopo il parto.
E voi avete testato dei sistemi di gestione dell’acidità efficaci durante la gravidanza?